Niente risarcimento del danno perchè non vi è dimostrazione del rapporto di lavoro - Un cittadino egiziano ha presentato ricorso contro il Ministero dell'Interno per aver respinto le domande di regolarizzazione per colf e badanti del 2009 perchè precedentemente avevano ottenuto un decreto di espulsione. La sezione Lavoro del Tribunale di Milano con la sentenza del 13 luglio 2011 ha dunque ha detto sì alla class action contro il Viminale e la sanatoria truffa.

Tutto è iniziato quando con le pronunce del Consiglio di Stato n. 7 e 8 /2011 del 10 maggio 2011, che recepiscono la Direttiva europea "rimpatri" n. 115/2008. Infatti il Ministero dell'Interno rilascia la circolare n. 3958 del 24 maggio 2011, dichiarando ammissibili tutti i ricorsi presentati per le domande di emersione dal lavoro irregolare in ragione della condanna riportata ai sensi dell'articolo 14, comma 5-ter, d.lgs. n. 286/98. Tutte le domande dovevano essere accettate, con alcune riserve.

Qualche giorno dopo, però, con la circolare n. 4027 del 26 maggio 2011, aveva temporaneamente sospeso le indicazioni delle precedente circolare.

Il Tribunale di Milano ha accettato il ricorso perchè ha rilevato un comportamento discriminatorio consistente in un trattamento meno favorevole riservato ad una persona in relazione a un fattore vietato, in quanto impedisce allo straniero di pervenire ad una condizione di parità cui avrebbe diritto, fondata sull'art. 43 del Testo Unico immigrazione.

Vedi la sentenza del 13 luglio 2011 del Tribunale di Milano

Sabato, 16 Luglio 2011 - a.p.