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Diritti Umani, emergenza mondiale per migranti e rifugiati

Amnesty International lancia l’allarme nell’edizione italiana del Rapporto Annuale 2013 sui diritti umani nel mondo - Amnesty International ha dichiarato, nell’edizione italiana del Rapporto Annuale 2013 sui diritti umani nel mondo, che la mancanza d’azione globale in favore dei diritti umani sta rendendo la terra un posto molto pericoloso per rifugiati e migranti. L’organizzazione internazionale punta il dito contro le politiche poco efficaci adottate dagli Stati in materia d’immigrazione e asilo. I governi oggi sono più interessati a proteggere le frontiere che a chi le oltrepassa per chiedere aiuto o migliori opportunità di vita.

L’organizzazione internazionale ha inoltre sottolineato la condizione di estrema vulnerabilità alla quale sono sottoposti ben 214 milioni di migranti, che non sono protetti dai governi che li ospitano e molte volte li costringono a condizioni di lavoro estremo e forzato per poter sopravvivere; nonché in alcuni casi anche ad abusi sessuali. In questo caso il termine esatto da utilizzare è quello di schiavitù, che ovviamente viola i diritti umani, in quanto è sfruttamento e si scontra con la retorica populista secondo la quale migranti e rifugiati creerebbero problemi ai governi nei quali decidono di vivere. La stessa Unione Europea si è resa colpevole di questa situazione in quanto non offre la protezione necessaria a queste persone, pur avendo vinto il Nobel per la Pace.

Nel corso del 2012 Amnesty ha anche documentato, proprio in riferimento ai diritti umani, specifiche restrizioni alla libertà d’espressione in almeno 101 paesi del mondo, torture e maltrattamenti invece in 112 paesi; con metà degli abitanti del pianeta che è rimasta costituita da cittadini di seconda classe per quanto riguarda la difesa dei loro diritti. L’unica evoluzione positiva che emerge nel Rapporto, si registra solamente negli Stati che applicano la pena di morte che fortunatamente sono scesi a 21.



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Venerdì, 24 Maggio 2013 - Alessia Rigoli


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