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Lampedusa, proseguono gli sbarchi senza sosta

E adesso si pensa al problema del sovraffollamento - Giorni di sbarchi continui sulle coste siciliane,  innumerevoli persone sono in cerca di una possibilità di vita migliore, una speranza che si chiama Italia e che è il primo passo verso la libertà. Difficile dire se effettivamente il nostro paese sarà effettivamente in grado di poter accogliere, ospitare e fare in modo tale che il sogno di una vita normale fatta di lavoro, serenità difficile dirlo. L'Italia è una terra con una cultura straordinaria, gli italiani stessi pur avendo i loro difetti e i loro vizi sono un popolo che ha nel dna l'ospitalità, cittadini del mondo sono emigrati verso altri luoghi.

Terre lontane che non hanno rappresentato la salvezza ma un nuovo inizio, in quei luoghi la vita per molte persone ha preso una direzione differente, nessuno però ha regalato loro nulla, i sacrifici sono stati tanti. Erano certamente anche periodi diversi e momenti storici molto differenti, le possibilità al di fuori dell'Italia erano tante, emigrare in un paese diverso e avere voglia di fare era spesso premiato da risultati incoraggianti.

Cosa dire allora di tutte le persone che sbarcano a Lampedusa speranzose in una vita migliore? Quando un centro di prima accoglienza è sviluppato e tarato per un numero limitato di persone e non riesce a far fronte alla quantità degli sbarchi? Il centro di prima accoglienza presente a Lampedusa è attrezzato per ospitare un massimo di 250 persone, nel momento in cui ne arrivano 850 non è certamente preparato e attrezzato per dare a ognuno di essi una sistemazione adeguata.

La diretta conseguenza di questo limite si esprime in episodi di tensione che accompagnano la permanenza degli immigrati, padiglioni magari dati alle fiamme in segno di protesta e resi poi inagibili dagli stessi episodi sono il segno di una esasperazione che cresce. I trasferimenti organizzati per ridurre la tensione nel centro di prima accoglienza aiutano, non risolvono però un problema legato alla quantità di sbarchi nell'isola.

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Domenica, 23 Giugno 2013 - Alessandro Baldini


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