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Immigrazione: un razzismo sotterraneo

Trova in casa un ladro e esprime razzismo - Per quanto nella vita si possa essere tolleranti e di idee aperte, queste possono essere messe alla prova in più di una occasione, in modo particolare quando ad essere un pericolo è il nostro spazio vitale. In tempi come questi nei quali le case non sono più sicure, trovare un ladro in casa e scoprire magari che è un immigrato, può scatenare reazione tra le peggiori che uno si possa immaginare, questo è un problema legato alle emozioni. La paura come sempre fa emergere una componente irrazionale che come tale si può manifestare nei momenti meno opportuni, parliamo ad esempio di quando si rientra a casa e si trova magari un ladro che sta invadendo il nostro spazio. Il momento, l'emozione e la nostra componente irrazionale sono messe a dura prova, a livelli tali che in più di una occasione potremmo dire cose che in fondo nel nostro animo abbiamo sempre tenuto nascoste.

Perchè molte volte parlare di tolleranza e integrazione è parlare di una bella parola scritta su un libro di storia o sentita in giro, in realtà quello che realmente pensiamo potrebbe essere molto diverso da quello che dichiariamo. Caterina Marini esponente del partito democratico alcuni giorni fa, di fronte al tentativo di furto in casa della sorella, ha postato sulla bacheca di Facebook un messaggio inequivocabile che parla di insofferenza a intolleranza.

Certamente lo sfogo andrebbe contestualizzato al momento, il fatto di trovare in casa un ladro e vedere il proprio spazio invaso, non aiuta certamente ad avere in quel momento pensieri positivi. Diverso è come esponente di un partito che ha fatto della tolleranza e della integrazione parole e slogan politici, manifestare parole e atteggiamenti che denotano un pensiero diverso, un problema che molti italiani hanno. Bisogna distinguere due livelli di analisi differenti, da una parte abbiamo l'esponente politico che avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione, dall'altra abbiamo la persona umana con le sue emozioni e pensieri.



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Venerdì, 28 Giugno 2013 - Alessandro Baldini


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