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Dubbi sulla legalità del trattenimento nei Centri di identificazione ed espulsione

Lo ha sollevato un giudice di pace di Roma - In giudice di pace presso il centro di identificazione e di espulsione di "Ponte Galeria" di Roma,  nel corso dell'udienza di convalida di trattenimento di una cittadina extracomunitaria, ivi accompagnata  dalla Questura di Messina, ha sospeso il giudizio, in quanto l'avvocato di fiducia della straniera ha insistito
perchè non venisse convalidato il trattenimento  poiché erano decorse oltre 48 ore dal provvedimento di trattenimento emesso dal Questore di Messina.
Il Giudice di Pace, nel dubbio sospendeva il procedimento in corso ritenendo che  non fosse possibile decidere in base agli atti ed alla legislazione vigente se convalidare o meno il provvedimento  di trattenimento della Questura di Messina del 5/6/2013, asseritamente notificato il 6/6/2013, oppure quello di
richiesta di trattenimento della Questura di Roma emesso in data 7/06/2013, entrambi depositati l’8/06/2013 dalla Questura  di Roma nella Cancelleria del Giudice di Pace di Roma.
Liberata la cittadina extracomunitaria, il giudice  ha quindi trasmesso gli atti alla Consulta  sollevando il dubbio di legittimità costituzionale  sui Centri di Identificazione ed Espulsione  nella parte in cui prevede il trattenimento nei CIE del cittadino straniero per il tempo necessario agli adempimenti utili all'esecuzione e nella parte che riguarda la messa a disposizione di un locale idoneo all'interno del CIE per il GDP che deve tenere le udienze.

Sentenza del Giudice di Pace di Roma


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Mercoledì, 3 Luglio 2013 - a.p.


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