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Cittadinanza, presentato disegno di legge per la concessione a sedici anni

Il provvedimento potrebbe modificare i tempi di risposta ad un massimo di 60 giorni - Il nuovo Governo sembra impegnarsi di più nel trattare una materia come quella dell'immigrazione molto ampia e complessa. Ci sarebbe infatti da discutere e risolvere alcuni urgenti questioni come ad esempio la facilitazione della fuoriuscita dai centri d'accoglienza temporanei dei cittadini sbarcati a seguito dell'Emergenza Nord-Africa piuttosto che la rimodulazione della gestione dei centri di identificazione ed espulsione. Ma ciò che questo Governo ha seriamente intenzione di fare è modificare la legge sulla concessione della cittadinanza.

Ancora oggi si diventa cittadini italiani per discendenza, per matrimonio o per residenza. Nel primo caso, l'istanza deve essere presentata all'Autorità diplomatico-consolare italiana se il richiedente risiede all’estero oppure all’Ufficiale di stato civile del Comune se il richiedente risiede in Italia. Nel secondo è possibile ottenere la cittadinanza se il matrimonio è riconosciuto valido e si è residenti legalmente in Italia da almeno due anni dalla data del matrimonio, oppure se residente all’estero, dopo tre anni dalla data del matrimonio. Nell'ultimo caso, se lo straniero risiede in Italia da almeno 10 anni, sempre che non ci siano elementi ostativi per alcuni tipi di reato.

E' stato presentato un disegno di legge che andrebbe a modificare l'attuale normativa sulla concessione della cittadinanza. Il testo porta la firma dei senatori del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, a prima firma di Laura Bianconi ed è stato sottoscritto da Mario Ferrara, Antonio Scavone, Giovanni Bilardi, Giovanni Mauro, Giuseppe Compagnone, Lucio Barani, Luigi Compagna e Paolo Naccarato.

Il provvedimento andrebbe a modificare l’art. 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, nella parte in cui è possibile richiederla solo dopo aver raggiunto la maggiore età e dopo aver risieduto legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica. La nuova proposta in Senato, invece, prevederebbe che lo straniero nato in Italia possa divenire cittadino italiano se, al raggiungimento dei sedici anni, abbia risieduto legalmente senza interruzioni nel territorio della Repubblica oppure se, al raggiungimento della maggiore eta', dichiari di voler acquistare la cittadinanza italiana e, a tale data, risieda legalmente da almeno cinque anni nel territorio della Repubblica.

Un inversione di rotta che potrebbe scatenare polemiche a ruota libera e per questo si rischia seriamente che questo disegno di legge venga messo da parte come gli altri presentati in questi anni. La nuova proposta intende inoltre ridurre sensibilmente i tempi di concessione. Si passa dai canonici 780 ad un massimo di 60 giorni, termine in cui la domanda verrebbe accettata automaticamente d'ufficio.

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Venerdì, 26 Luglio 2013 - a.p.


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