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Finalmente l'Inps riconosce a tutti gli immigrati le prestazioni di disabilità

La circolare dell'Inps inviata a tutti gli uffici conferma come questa norma fino ad oggi è rimasta altamente restrittiva - Spesso lo abbiamo detto, il diritto di uno stato si esercita nell’ambito del proprio territorio purchè questo non incida sui diritti fondamentali che l’uomo inteso in maniera generale deve avere, un modo complesso di decodificare le norme. Per questo motivo spesso può capitare che una norma restrittiva che ha il compito di restringere il diritto a determinati individui per ragioni magari di costi, sia di fatto illegittimo non per discutibili ragioni di tipo etico, semplicemente perché è in conflitto con normative europee.

Le prestazioni Inps legate agli assegni per persone con disabilità sono state erogate fino a questo momento seguendo un principio che è quello della cittadinanza italiana, in base alla propria provenienza e alla permanenza su un territorio.

Tuttavia la Corte Costituzionale sancisce un diritto fondamentale per tutti i cittadini stranieri che non hanno un permesso di soggiorno di lunga durata, nello specifico parliamo di cittadini stranieri che possiedono un permesso di soggiorno di almeno un anno.

Questo necessariamente vuol dire che anche l’Inps dovrà adeguare la sua azione alla luce di questa sentenza, consentendo a tutte le persone immigrate che hanno una disabilità di poter accedere a prestazioni quali: l'indennità di accompagnamento, la pensione di inabilità, l'assegno mensile di invalidità e l'indennità mensile di frequenza.

Tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti che sono su suolo italiano da almeno un anno ma che di fatto non hanno un permesso di soggiorno Ce di lungo periodo dovranno avere diritto alle prestazioni in oggetto.

Il principio e la sentenza da un punto di vista etico sancisce un principio giusto e adeguato, da un punto di vista economico crea un problema effettivo, il difficile reperimento di quei fondi che come tali possano consentire all’Inps di adempiere a questo obbligo. Soddisfatto l’etico principio della uguaglianza di diritti e di doveri del cittadino immigrato nei riguardi della legge ora c’è un chiaro problema di copertura finanziaria, un problema che potrebbe avere delle ripercussioni notevoli.

In mancanza di una copertura adeguata, il cittadino italiano potrebbe rischiare di non vedere applicati il proprio diritto a queste prestazioni.

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Martedì, 10 Settembre 2013 - Alessandro Baldini


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