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Veneto: incentivi economici per chi lascia l'Italia

La Consulta ha stanziato fondi per il costo del biglietto e per piccoli prestiti d'onore - La crisi economica che sta investendo l'Italia colpisce anche duramente gli stranieri residenti. Tantissimi erano quelli che lavoravano nelle fabbriche del nord, nel settore tessile o metalmeccanico, ma visto che le commesse sono calate anche del 30%, sono stati licenziati e ancora oggi non riescono a trovare una nuova occupazione. Se la loro intenzione fosse quelle di tornare in Patria? Allora la regione Veneto finanzia il loro viaggio ma anche affida loro un piccolo "prestito d'onore" così da consentire loro di avviare piccole attività in loco. Questa è l'ultima iniziativa della giunta regionale di Zaia che ha confermato come il 22% degli stranieri ha perso il lavoro e rischia la clandestinità.

Il Presidente della Regione Veneto però non vuole che si parli di razzismo, perchè questa manovra potrebbe essere vista come un'espulsione di "capitale umano marginale". Ha confermato come il Veneto sia una regione conosciuta come terra d'emigrazione e per questo eccelle anche come modello per l'accoglienza, pronta ad ogni possibile collaborazione purché chi arriva qui abbia un serio progetto di vita e di integrazione.

Non serve infatti generalizzare sull'argomento o strumentalizzare le varie parole, ma bisogna analizzare invece i fatti. Hanno proposto questo progetto e chi ne vorrà beneficiare lo potrà fare in qualsiasi momento. I fondi della Consulta, infatti, sono in parte destinati alle classiche attività di sostegno tradizionale come per esempio formazione o per i mediatori culturali, ed in parte al nuovo progetto di reinserimento lavorativo nel proprio Paese d'origine.

A chi invece lo definisce un incentivo a lasciare l'Italia risponde: "Noi ci accolliamo il costo del biglietto di ritorno ma anche erogando prestiti d'onore per consetirgli di avviare attività in patria: vivendo qui, molti hanno imparato un mestiere, con piccole cifre possono avviare un'attività in loco. Volete uno slogan? Aiutiamoli a casa loro" ha concluso Zaia.

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Venerdì, 14 Marzo 2014 - Andrea Parisi


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