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Stati Uniti, ecco una panoramica generale sui visti d'ingresso

Esistono diverse tipologie di visto d'ingresso che variano a seconda del motivo dell'ingresso - Un cittadino di un paese straniero che cerca di entrare negli Stati Uniti deve, come norma generale, prima ottenere un visto temporaneo (non-immigrant Visa) o il permesso di soggiorno permanente (immigrant Visa, o "Green Card").

Normalmente, per l'ottenimento di un visto turistico è necessario recarsi presso il più vicino Consolato o Ambasciata degli Stati Uniti all'interno del proprio paese. Alcuni viaggiatori internazionali possono essere ammessi negli Stati Uniti senza visto a patto che soddisfino i requisiti di esenzione. Questo "programma di esenzione dal visto", noto come "Visa Waiver Program" (VWP) permette ai cittadini dei paesi partecipanti di viaggiare senza visto negli Stati Uniti per soggiorni di 90 giorni o brevi periodi.

Ad oggi, i paesi beneficiari del Visa Waiver Program sono in totale 38 e l'Italia ne fa parte.Va inoltre precisato a coloro che volessero beneficiare del Visa Waiver Program, che è obbligatorio fare richiesta online del cosiddetto ESTA, ossia Electronic System for Travel Authorization, che permetterà al richiedente, una volta approvato, di recarsi negli Stati Uniti per un periodo massimo di 90 giorni.

Avere un visto per gli Stati Uniti permette al beneficiario di viaggiare presso il porto d'ingresso, aeroporto o frontiera terrestre, e richiedere ad uno degli ufficiali di frontiera del Dipartimento di Sicurezza Americana, Department of Homeland Security (DHS) insieme al Customs and Border Protection (CBP) il permesso di entrare. Ciò significa che avere un visto non assicura l'ingresso negli Stati Uniti, ma indica che un funzionario consolare in un'ambasciata o consolato all'estero ha stabilito che si è idonei a chiederne l'ingresso. La decisione finale è soggetta alla discrezione dell'ufficiale di frontiera.

Qualora si desiderasse ottenere un visto per recarsi negli Stati Uniti, una volta stabilito il motivo del proprio viaggio, è possibile far riferimento a due categorie principali di visti:

- Visti non-immigrante: per viaggi verso gli Stati Uniti per breve periodo;
- Visti immigrante: per vivere permanentemente negli Stati Uniti.

VISTI NON-IMMIGRANTE

I visti per non-immigranti sono divisi in diciannove categorie principali, più una categoria speciale designata per il personale della NATO.

Le categorie principali sono state designate a lettera e sono:
A, diplomatici di carriera;
B, visitatori temporanei per affari e di piacere;
C, stranieri di transito;
D, membri dell'equipaggio;
E, investitori e commercianti;
F, studenti;
G, rappresentanti delle organizzazioni internazionali;
H, lavoratiori temporanei;
I, rappresentanti dei media stranieri;
M, studenti di istituti non accademici;
N, genitori e figli di immigrati speciali;
O, persone con abilità straordinarie;
P, animatori;
Q, partecipanti a programmi di scambio culturale;
R, lavoratori religiosi;
TN, per i professionisti del NAFTA.

Nella categoria di visti non-immigranti vi rientra anche il "programma di esenzione dal visto" o "Visa Waiver Program" che come abbiamo già accennato, permette al richiedente di un paese qualificato, di entrare negli Stati Uniti per un massimo di 90 giorni senza visto.  

VISTO PER MOTIVI DI AFFARI O PER MOTIVI DI PIACERE

La maggior parte dei visti non-immigranti vengono rilasciati ai turisti (visitatori temporanei per piacere) e viaggiatori d'affari (persone impegnate in transazioni commerciali negli Stati Uniti, senza essere impiegati).
Spesso ai visitatori vengono emessi a scopi diversi visti d'affari / di soggiorno (di categoria   B-1/B-2).
Sia il visto B-1 che B-2 hanno una validità di un anno, ma vengono rilasciati per un periodo iniziale di sei mesi dopo il quale è possibile chiederne l'estensione. È interessante notare che né i titolari di visto B-1 né i titolari del visto B-2 possono accettare un lavoro negli Stati Uniti, anche se una persona con un visto B-1 può, in casi limitati, svolgere del lavoro per una società straniera con una filiale negli Stati Uniti.

VISTO DI LAVORO TEMPORANEO

Un'area di visti non immigranti che è cresciuta di recente è la categoria dei lavoratori H, lavoratori temporanei. Questi visti sono rilasciati ai lavoratori con occupazioni "speciali" o ai lavoratori che svolgono servizi temporanei o manodopera quando le persone in grado di svolgere questo lavoro non sono disponibili negli Stati Uniti (come i lavoratori agricoli). I visti H sono progettati per aiutare i datori di lavoro a soddisfare un bisogno immediato e temporaneo per il lavoro. Esistono limitazioni numeriche per alcuni visti di lavoro non immigranti. Per esempio, la legge limita visti temporanei per i professionisti di categoria H-1B e lavoratori agricoli temporanei di categoria H-2A.

VISTI DI STUDIO

Sono molti gli stranieri che cercano l'ingresso negli Stati Uniti anche per scopi didattici. Il visto F-1 è per gli studenti universitari che entrano negli Stati Uniti per seguire un corso completo di studi presso una scuola superiore, università, seminari, conservatorio o scuola di lingua abilitata. Gli studenti che desiderano partecipare a programmi professionali o non accademici devono entrare con un visto M. Il visto J riguarda invece i visitatori di scambio, come gli studenti, studiosi, apprendisti, insegnanti, professori, assistenti di ricerca, e leader in una conoscenza specializzata o abilità. Con alcune limitazioni: i titolari di un visto F e J possono lavorare mentre sono negli Stati Uniti, mentre è più limitata la possibilità di lavoro per coloro che hanno un visto M.

VISTI IMMIGRANTE

Le persone che chiedono di essere ammessi negli Stati Uniti come immigrati seguono uno dei due percorsi, a seconda della loro residenza al momento della domanda.

- coloro che vivono all'estero devono fare richiesta per un visto di immigrazione in un ufficio consolare del Dipartimento di Stato. Una volta rilasciato il visto, possono entrare negli Stati Uniti e diventare immigrati legali passando attraverso il porto di entrata;

- coloro che già vivono negli Stati Uniti, tra cui alcuni immigrati illegali, lavoratori temporanei, studenti stranieri e rifugiati, devono presentare una domanda di modifica del loro stato (di soggiorno permanente legale) presso l'Ufficio d' Immigrazione degli Stati Uniti, United States Citizenship and Immigration Services (USCIS). Al momento fanno solo richiesta per un aggiustamento del loro status, i richiedenti possono inoltre chiedere permessi di lavoro.

I nuovi immigrati legali sono autorizzati automaticamente a lavorare e dovrebbero ricevere una carta di registrazione per stranieri ("Green Card") dopo essere diventati residenti permanenti legali.

I visti di immigrazione possono essere divisi in due categorie: i visti soggetti a limitazioni numeriche e quelli che non lo sono.

I visti non soggetti a limitazioni quantitative sono concessi ai parenti diretti (bambini, genitori e coniugi) di cittadini americani. Per qualificarsi come "figlio" di un cittadino degli Stati Uniti la persona deve essere celibe, sotto i 21 anni, e di un figlio legittimo, figlio adottivo, figlio illegittimo o un orfano adottato all'estero, o un orfano che deve venire negli Stati Uniti per essere adottato. Un genitore con uno dei rapporti descritti nella definizione di bambino si qualifica come "padre". Al fine di ricevere un visto in qualità di coniuge di un cittadino degli Stati Uniti lo straniero deve avere un "matrimonio valido e sussistente" con un cittadino americano.

Visti soggetti a limitazioni quantitative sono concessi a persone che hanno diritto ad uno sponsor familiare non diretto, sponsor di lavoro, o visto ottenuto attraverso la "diversity lottery".

Esistono quattro categorie di visti per la sponsorizzazione familiare tramite parentela non diretta:
- i figli non sposati di cittadini americani;
- i figli sposati di cittadini americani;
- i fratelli e sorelle di cittadini americani.

Esistono invece, cinque categorie di preferenze di lavoro sponsorizzato:
- lavoratori prioritari;
- professionisti con lauree specialistiche o stranieri di eccezionale abilità;
- lavoratori qualificati, professionisti (senza gradi avanzati), e manovali necessari;
- immigrati speciali (ad esempio i lavoratori religiosi e dipendenti del governo degli Stati Uniti all'estero);
- gli immigrati di creazione di occupazione, o investitori.



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Martedì, 2 Giugno 2015 - Simone Bertollini


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