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Risoluzione del Consiglio di sicurezza n. 1373 del 28 settembre 2001 (ONU)

Lotta al terrorismo - le Nazioni Unite contro il finanziamento del terrorismo

Il Consiglio di sicurezza

Riaffermando le sue risoluzioni 1269 (1999) del 19 ottobre 1999 e 1368 (2001) del 12 settembre 2001,

Riaffermando anche la sua inequivoca condanna degli attacchi terroristici che hanno avuto luogo in New York, Washington D. C. e Pennsylvania l’11 settembre 2001, ed esprimendo la sua determinazione a prevenire atti di questo genere,

Riaffermando inoltre che tali atti di terrorismo internazionale costituiscono una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali,

Riaffermando il diritto naturale all’autodifesa individuale e collettiva come riconosciuta dalla Carta delle Nazioni Unite e confermato nella risoluzione 1368 del 2001,

Riaffermando la necessità di combattere in ogni modo, secondo le regole della Carta delle Nazioni Unite, minacce alla pace e alla sicurezza internazionali arrecate da atti di terrorismo,

Profondamente preoccupati dalla crescita, in varie regioni del mondo, di atti di terrorismo motivati da intolleranza od estremismo,

Rivolgendo un appello agli Stati perché collaborino urgentemente a impedire e reprimere atti di terrorismo, anche attraverso un’accresciuta cooperazione e piena applicazione delle rilevanti convenzioni internazionali relative al terrorismo,

Riconoscendo la necessità per gli Stati di migliorare la cooperazione internazionale prendendo ulteriori misure per impedire e reprimere, sui loro territori attraverso tutti i mezzi consentiti dalla legge, il finanziamento e la preparazione di qualsiasi atto di terrorismo,

Riaffermando il principio stabilito dall’Assemblea generale nella sua dichiarazione dell’ottobre 1970 (Risoluzione 2625 (XXV)) e confermata dal Consiglio di sicurezza nella sua risoluzione 1189 (1998) del 13 agosto 1998, cioè che ogni Stato ha il dovere di astenersi dall’organizzare, istigare, assistere e partecipare ad atti terroristici in un altro Stato o permettere attività organizzate all’interno del suo territorio dirette al compimento di tali atti,

Operando sotto il Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite,

    Decide che tutti gli Stati dovranno:
        Prevenire e reprimere il finanziamento di atti di terrorismo;
        Considerare atto criminale il procacciamento volontario o la raccolta, diretta o indiretta di fondi da parte di loro cittadini o sui loro territori con l’intenzione che i fondi siano usati, o nella consapevolezza che essi devono essere usati, per compiere atti terroristici;
        Congelare senza esitazione fondi e altre risorse finanziarie o economiche di persone che commettano, o tentino di commettere, atti terroristici o partecipare o facilitare l’esecuzione di atti terroristici; di entità di proprietà o sotto il controllo diretto o indiretto di tali persone; e di persone o entità che agiscano in nome di, o sotto la direzione di tali persone o entità, anche di fondi derivanti o generati da proprietà intestate o controllate direttamente o indirettamente da tali persone e persone o entità associate;
        Proibire ai propri cittadini o a qualsiasi persona o entità sui loro territori dal rendere disponibili fondi, risorse finanziarie od economiche o relativi servizi connessi disponibili, direttamente o indirettamente, a tali persone o a persone o entità che agiscano in mone o sotto la direzione di tali persone;

2. Decide anche che tutti gli Stati dovranno:

a.     Astenersi dal fornire qualsiasi forma di sostegno, attivo o passivo, a entità o persone coinvolte in atti di terrorismo, anche impedendo il reclutamento di membri di gruppi terroristici ed stroncando la fornitura di armi ai terroristi;

b.    Prendere le iniziative necessarie per impedire l’esecuzione di atti di terrorismo, anche avvertendo in tempo gli altri Stati tramite scambio di informazioni;

c.     Negare protezione a coloro che finanziano, progettano, aiutano o commettono atti di terrorismo, o forniscono luoghi sicuri per nascondersi;

d.    Impedire a coloro che finanziano, progettano, facilitano o commettono atti di terrorismo di usare i loro rispettivi territori per quegli scopi contro altri Stati o i loro cittadini;

e.     Assicurare che qualsiasi persona che partecipi al finanziamento, la progettazione, la preparazione o l’esecuzione di atti terroristici o all’aiuto ad atti di terrorismo sia condotto davanti ai giudici ed assicurare che, in aggiunta ad altre misure contro questi atti, queste azioni terroristiche sia classificate come gravi reati penali nella legislazione interna e che la punizione rifletta in modo debito la gravità di tali atti di terrorismo;

f.      Garantirsi a vicenda la più vasta assistenza in connessione con le indagini giudiziarie e i procedimenti penali relativi al finanziamento o all’appoggio di atti di terrorismo, anche con l’aiuto all’ottenimento delle prove in loro possesso necessarie per tali procedimenti;

g.     Impedire il movimento di terroristi o di gruppi terroristici tramite un efficace controllo delle frontiere e controlli sull’emissione di carte d’identità o documenti di viaggio e attraverso misure che impediscano la contraffazione, la falsificazione o l’uso fraudolento di carte d’identità e documenti di viaggio;

3. Invita tutti gli Stati a:

    Trovare modi di intensificare e accelerare lo scambio di informazioni operative, specialmente per quanto riguarda azioni o movimenti di terroristi o di organizzazioni; falsificati o falsi documenti di viaggio; traffico d’armi, esplosivi o materiali sensibili, uso di tecnologie di comunicazione da parte di gruppi terroristici; e la minaccia costituita dal possesso di armi di distruzione di massa da parte di gruppi terroristici;
    Scambiarsi informazioni secondo le leggi internazionali e interne e cooperare in materia amministrativa e giudiziaria per impedire atti di terrorismo;
    Cooperare, particolarmente attraverso trattati bilaterali e multilaterali e accordi, per impedire e reprimere atti di terrorismo e intraprendere azioni contro gli esecutori di questi atti;
    Divenire parti al più presto possibile di rilevanti convenzioni internazionali e protocolli relativi al terrorismo, includendo la Convenzione internazionale per la soppressione e il finanziamento del terrorismo del 9 dicembre 1999;
    Accrescere la cooperazione e la piena applicazione delle rilevanti convenzioni internazionali e dei protocolli relativi al terrorismo e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza 1269 (1999) e 1368 (2001);
    Prendere misure adeguate in conformità con le norme rilevanti del diritti nazionale e internazionale, compresi gli accordi internazionali sui diritti umani, prima di concedere lo status di rifugiato, allo scopo di assicurare che colui che cerca asilo non abbia progettato, facilitato atti di terrorismo o partecipato all’esecuzione;
    Assicurare in conformità con il diritto internazionale, che non ci sia abuso dello status di rifugiato da parte di esecutori, organizzatori o fiancheggiatori di atti di terrorismo, e che motivi di carattere politico non siano riconosciuti come giustificazione sufficiente per rifiutare l’estradizione di presunti terroristi;

4. Nota con preoccupazione lo stretto legame tra terrorismo internazionale e crimine organizzato transnazionale, droghe illecite, lavaggio di denaro sporco, traffico illegale di armi e circolazione illegale di materiali nucleari, chimici, biologici e altri potenzialmente mortali, e a questo riguardo enfatizza il bisogno di rilanciare il coordinamento di sforzi a livello nazionale, subregionale, regionale e internazionale allo scopo di rafforzare una risposta globale in questa seria sfida e minaccia alla sicurezza internazionale;

5. Dichiara che atti, metodi e pratiche di terrorismo sono contrarie agli scopi e ai principi delle Nazioni Unite e che il finanziare consapevolmente, il progettare ed l’incitare atti di terrorismo sono anche contrari agli scopi e ai principi delle Nazioni Unite;

6. Decide di stabilire in base, alla regola 28 delle sue norme di procedura, una Commissione del Consiglio di sicurezza, composta di tutti i membri del Consiglio, per controllare l’applicazione di questa risoluzione, con l’aiuto di adeguate conoscenze tecniche, e invita tutti gli Stati a riferire alla Commissione, non più tardi di 90 giorni dalla data di adozione di questa risoluzione e quindi in base a un calendario che stabilirà la Commissione, sui passi intrapresi per applicare questa risoluzione;

7. Impegna la Commissione a delineare i suoi propri compiti, proporre un programma di lavoro entro 30 giorni dall’adozione di questa risoluzione, e a valutare l’assistenza di cui ha bisogno, d’intesa con il Segretario generale;

8. Esprime la sua determinazione a intraprendere tutti i passi necessari per assicurare la piena applicazione di questa risoluzione, in accordo con le sue responsabilità stabilite dalla Carta;

9. Decide di restare competente per questa materia.

 
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[1] Il testo della risoluzione 1373 (2001) in inglese :

Resolution

"The Security Council,

"Reaffirming its resolutions 1269 (1999) of 19 October 1999 and 1368 (2001) of 12 September 2001,

"Reaffirming also its unequivocal condemnation of the terrorist attacks which took place in New York, Washington, D.C., and Pennsylvania on 11 September 2001, and expressing its determination to prevent all such acts,

"Reaffirming further that such acts, like any act of international terrorism, constitute a threat to international peace and security,

"Reaffirming the inherent right of individual or collective self-defence as recognized by the Charter of the United Nations as reiterated in resolution 1368 (2001),

"Reaffirming the need to combat by all means, in accordance with the Charter of the United Nations, threats to international peace and security caused by terrorist acts,

"Deeply concerned by the increase, in various regions of the world, of acts of terrorism motivated by intolerance or extremism,

"Calling on States to work together urgently to prevent and suppress terrorist acts, including through increased cooperation and full implementation of the relevant international conventions relating to terrorism,

"Recognizing the need for States to complement international cooperation by taking additional measures to prevent and suppress, in their territories through all lawful means, the financing and preparation of any acts of terrorism,

"Reaffirming the principle established by the General Assembly in its declaration of October 1970 (resolution 2625 (XXV)) and reiterated by the Security Council in its resolution 1189 (1998) of 13 August 1998, namely that every State has the duty to refrain from organizing, instigating, assisting or participating in terrorist acts in another State or acquiescing in organized activities within its territory directed towards the commission of such acts,

"Acting under Chapter VII of the Charter of the United Nations,

"1. Decides that all States shall:

"(a) Prevent and suppress the financing of terrorist acts;

"(b) Criminalize the wilful provision or collection, by any means, directly or indirectly, of funds by their nationals or in their territories with the intention that the funds should be used, or in the knowledge that they are to be used, in order to carry out terrorist acts;

"(c) Freeze without delay funds and other financial assets or economic resources of persons who commit, or attempt to commit, terrorist acts or participate in or facilitate the commission of terrorist acts; of entities owned or controlled directly or indirectly by such persons; and of persons and entities acting on behalf of, or at the direction of such persons and entities, including funds derived or generated from property owned or controlled directly or indirectly by such persons and associated persons and entities;

"(d) Prohibit their nationals or any persons and entities within their territories from making any funds, financial assets or economic resources or financial or other related services available, directly or indirectly, for the benefit of persons who commit or attempt to commit or facilitate or participate in the commission of terrorist acts, of entities owned or controlled, directly or indirectly, by such persons and of persons and entities acting on behalf of or at the direction of such persons;

"2. Decides also that all States shall:

"(a) Refrain from providing any form of support, active or passive, to entities or persons involved in terrorist acts, including by suppressing recruitment of members of terrorist groups and eliminating the supply of weapons to terrorists;

"(b) Take the necessary steps to prevent the commission of terrorist acts, including by provision of early warning to other States by exchange of information;

"(c) Deny safe haven to those who finance, plan, support, or commit terrorist acts, or provide safe havens;

"(d) Prevent those who finance, plan, facilitate or commit terrorist acts from using their respective territories for those purposes against other States or their citizens;

"(e) Ensure that any person who participates in the financing, planning, preparation or perpetration of terrorist acts or in supporting terrorist acts is brought to justice and ensure that, in addition to any other measures against them, such terrorist acts are established as serious criminal offences in domestic laws and regulations and that the punishment duly reflects the seriousness of such terrorist acts;

"(f) Afford one another the greatest measure of assistance in connection with criminal investigations or criminal proceedings relating to the financing or support of terrorist acts, including assistance in obtaining evidence in their possession necessary for the proceedings;

"(g) Prevent the movement of terrorists or terrorist groups by effective border controls and controls on issuance of identity papers and travel documents, and through measures for preventing counterfeiting, forgery or fraudulent use of identity papers and travel documents;

"3. Calls upon all States to:

"(a) Find ways of intensifying and accelerating the exchange of operational information, especially regarding actions or movements of terrorist persons or networks; forged or falsified travel documents; traffic in arms, explosives or sensitive materials; use of communications technologies by terrorist groups; and the threat posed by the possession of weapons of mass destruction by terrorist groups;

"(b) Exchange information in accordance with international and domestic law and cooperate on administrative and judicial matters to prevent the commission of terrorist acts;

"(c) Cooperate, particularly through bilateral and multilateral arrangements and agreements, to prevent and suppress terrorist attacks and take action against perpetrators of such acts;

"(d) Become parties as soon as possible to the relevant international conventions and protocols relating to terrorism, including the International Convention for the Suppression of the Financing of Terrorism of 9 December 1999;

"(e) Increase cooperation and fully implement the relevant international conventions and protocols relating to terrorism and Security Council resolutions 1269 (1999) and 1368 (2001);

"(f) Take appropriate measures in conformity with the relevant provisions of national and international law, including international standards of human rights, before granting refugee status, for the purpose of ensuring that the asylum seeker has not planned, facilitated or participated in the commission of terrorist acts;

"(g) Ensure, in conformity with international law, that refugee status is not abused by the perpetrators, organizers or facilitators of terrorist acts, and that claims of political motivation are not recognized as grounds for refusing requests for the extradition of alleged terrorists;

"4. Notes with concern the close connection between international terrorism and transnational organized crime, illicit drugs, money-laundering, illegal arms-trafficking, and illegal movement of nuclear, chemical, biological and other potentially deadly materials, and in this regard emphasizes the need to enhance coordination of efforts on national, subregional, regional and international levels in order to strengthen a global response to this serious challenge and threat to international security;

"5. Declares that acts, methods, and practices of terrorism are contrary to the purposes and principles of the United Nations and that knowingly financing, planning and inciting terrorist acts are also contrary to the purposes and principles of the United Nations;

"6. Decides to establish, in accordance with rule 28 of its provisional rules of procedure, a Committee of the Security Council, consisting of all the members of the Council, to monitor implementation of this resolution, with the assistance of appropriate expertise, and calls upon all States to report to the Committee, no later than 90 days from the date of adoption of this resolution and thereafter according to a timetable to be proposed by the Committee, on the steps they have taken to implement this resolution;

"7. Directs the Committee to delineate its tasks, submit a work programme within 30 days of the adoption of this resolution, and to consider the support it requires, in consultation with the Secretary-General;

"8. Expresses its determination to take all necessary steps in order to ensure the full implementation of this resolution, in accordance with its responsibilities under the Charter;

"9. Decides to remain seized of this matter."

 

Venerdì, 28 Settembre 2001