Immigrazione, la Regione Toscana prepara nuova legge


garantire agli immigrati una parità sostanziale rispetto ai cittadini italiani a partire dai diritti sociali e civili e dalle opportunità di integrazione

ansa

Una proposta di legge regionale sull'immigrazione preparata dalla giunta sarà presto inviata al Consiglio della Toscana. Lo ha annunciato il presidente Claudio Martini spiegando che la legge si propone di fare "da sponda, da supporto, al dialogo tra Governo nazionale e amministrazioni comunali" dimostrando, così, che "la politica non deve avere paura della paura degli immigrati".

"Il nostro obiettivo - ha spiegato Martini, intervenendo alla conferenza sull'immigrazione organizzata da Anci e ministero dell'Interno - è quello di tutelare meglio l'immigrazione regolare: solo così riusciremo a combattere con più efficacia l'immigrazione clandestina". "In Toscana - ha proseguito il presidente, ricordando che il nuovo Statuto regionale prevede anche il voto per gli stranieri regolarmente residenti da almeno cinque anni a partire dal 2010 - vogliamo garantire agli immigrati una parità sostanziale rispetto ai cittadini italiani a partire dai diritti sociali e civili e dalle opportunità di integrazione". La nuova cultura dell'accoglienza che la Toscana vuole promuovere, "non prevede alcuno spazio per i soprusi.

Una solidarietà senza legalità è destinata a trasformarsi in privilegio di alcuni a danno dei veri poveri. Legalità e solidarietà devono convivere". In particolare la nuova legge regolerà quattro campi di intervento della vita dei nuovi cittadini: la scuola, la salute, la casa, la formazione e l'informazione.Il presidente Martini ha poi sottolineato altri elementi innovativi della proposta di legge. Primo fra tutti l'istituzione di un centro regionale per combattere ogni sorta di discriminazioni. Ai migranti altamente qualificati saranno aperti "settori tecnologicamente più avanzati dell'industria regionale" che hanno bisogno di ricercatori che provengano da Paesi in forte sviluppo industriale, come Cina ed India. Proprio per questo, ha ricordato Martini, molte Università toscane si sono già mosse nel segno di accordi di collaborazione di studio e ricerca. La nuova legge regionale avrà norme e "convenzioni di accoglienza per i ricercatori", per stimolarne l'ingresso e il soggiorno in Toscana.

La legge regionale, inoltre, prevederà un sistema di accoglienza per i rifugiati più coordinato con i programmi nazionali già esistenti per rafforzarne la tutela..