Rilanciare il permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale


Gruppi del terzo settore ed enti locali sono impegnati in favore di persone oggetto di sfruttamento nel lavoro ed altro.....

a.p.

Sono gia' 200 in Italia gli immigrati che hanno beneficiato di un permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale perche' hanno denunciato i loro sfruttatori: lo rende noto il Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca), che partendo dall'iniziativa del sindaco di Bologna Sergio Cofferati, che tre giorni fa ha favorito il rilascio del permesso a 12 moldavi, avanza delle proposte per migliorare l'azione di contrasto allo sfruttamento. Dal 2002, rende noto il Cnca, diversi gruppi del terzo settore ed enti locali sono impegnati in favore di persone oggetto di sfruttamento nel lavoro e oggi sono attive esperienze di frontiera in Lombardia, Puglia, Toscana, Marche, Umbria.

Secondo la federazione, per rendere piu' efficace il lavoro di chi opera in questo campo, va innanzitutto proseguito il lavoro del tavolo di confronto sullo sfruttamento lavorativo promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunita'. Il governo dovrebbe poi impegnarsi in una forte azione di sensibilizzazione rivolta a procure e forze di polizia, affinche' rilascino permessi di soggiorno per protezione sociale connessi anche allo sfruttamento lavorativo. Occorre quindi rilanciare il lavoro della Commissione interministeriale per l'applicazione dell'articolo 18 affinche' si riesca finalmente a coordinare l'azione dei diversi ministeri competenti, che rischiano di procedere in modo scollegato. E' infine necessario coinvolgere in modo piu' significativo e strutturale le forze sindacali, che per prime, sui territori, vengono a conoscenza di casi di sfruttamento.