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Ue. Tratta di esseri umani in aumento, presentato il primo rapporto

Nell’Unione Europea solo sei paesi hanno una normativa anti-tratta - Sono troppe le vittime di tratta di esseri umani (oltre 23mila), identificate o presunte nell’Unione Europea nel periodo 2008-2010. La tratta degli esseri umani è una violazione dei diritti fondamentali dell’uomo, è come tale va combattuta con tutti gli strumenti possibili. L’Unione Europea per abbattere questo fenomeno deve rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra le autorità di polizia e giudiziarie degli Stati membri.

Il primo rapporto della Commissione Ue registra come il traffico di uomini e donne, continua a essere un problema rilevante all’interno del contesto europeo. Il campanello di allarme è ancora più forte se si pensa che solo sei paesi dei 27 membri hanno recepito la normativa 2011/36/ Ue contro la tratta. La scadenza fissata dalla Commissione per il recepimento della stessa, era il 6 aprile scorso. La normativa è importantissima perché garantisce la protezione delle vittime nei confronti dei trafficanti, ma se tutti i Paesi non vi aderiscono, non è possibile mettere in atto alcun tipo di provvedimento di tutela per queste persone.

Ogni Stato membro, dovrebbe istituire un relatore nazionale che abbia il compito di raccogliere i dati inerenti le vittime nel proprio Paese, ma tutto questo se tutti non aderiscono, rimarrà pura teoria. Secondo i dati diffusi recentemente, le vittime di questo fenomeno sono principalmente le donne che rappresentano il 69% del totale, gli uomini invece sono il 17%; notevoli differenze si riscontrano anche per quanto riguarda i bambini, il 12% del totale sono bambine, mentre solo il 3% sono maschietti.

Le vittime del traffico sono per la maggior parte sfruttate per prestazioni sessuali, una piccola percentuale invece è riservata alla manodopera forzata. Ci sono poi altri tipi di traffico, come quello degli organi, che ricopre il 14% del totale. I cittadini di Romania e Bulgaria, sono quelli che perlopiù vivono in questa costante paura.

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Mercoledì, 17 Aprile 2013 - a.p.


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