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Cercheranno lavoro, senza trovarlo, e saranno costretti a delinquere

Immigrati, Fini: «Il governo fa entrare tutti» Il leader di An all'attacco del provvedimento approvato martedì. Il ministro Ferrero: «Fa demagogia dopo aver provocato il disastro. - «Il governo ha deciso di fare entrare, non come clandestini, tutti coloro che vogliano entrare in Italia e questo comporterà mille problemi perché ce ne saranno tanti di clandestini che verranno in Italia o con lo sponsor o dichiarando di sostenersi economicamente».
Così il leader di An, Gianfranco Fini,commenta il disegno di legge approvato martedì dal governo che, quando verrà approvato, cancellerà la legge Bossi-Fini sull'immigrazione.
«Mi sembra che il governo stia giocando con le parole, perché parte dal presupposto che in Italia ci sono tanti clandestini, cosa vera ma non certo per il fallimento della nostra legge, ma perché in molti casi la magistratura non dà corso alle espulsioni».
Secondo l'ex ministro degli Esteri i clandestini che verranno in Italia «cercheranno lavoro, non lo troveranno, e saranno costretti a vivere di stenti o a delinquere». «Quello che trovo ridicolo - ha aggiunto Fini - è la reintroduzione della figura dello sponsor, che c'era già nella legge Turco-Napolitano e che si rivelò fallimentare».
Secondo Fini, il pilastro della legge della Cdl «continua ad essere il tema dell'integrazione. Viene chi ha un lavoro, non chi lo cerca.
La cosa che trovo positiva nella riforma del governo - ha concluso il leader di An - è che su alcune categorie, come le badanti e le colf, era giusto adottare un correttivo».

A insorgere contro le nuove norme sull'immigrazione è anche il leghista Roberto Calderoli, al quale la proposta Amato-Ferrero che va a modificare la Bossi-Fini «ricorda molto la legge sull'indulto». «Così come a suo tempo a fronte del sovraffollamento delle carceri, si risolse il problema mettendo in libertà i delinquenti - spiega il vicepresidente del Senato - così oggi si vuole risolvere la questione degli immigrati clandestini dichiarandoli regolari per legge».
Quindi dà battaglia: «Prima di farci togliere la nostra legge, venderemo cara la pelle».

FERRERO: «DEMAGOGIA DOPO IL DISASTRO» - «Fini agita la demagogia dopo aver prodotto il disastro». Così il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha replicato alle critiche del leader di Alleanza nazionale a proposito del ddl sull'immigrazione approvato in Consiglio dei ministri. «La Bossi-Fini - ha detto Ferrero - ha obbligato alla clandestinità centinaia di migliaia di lavoratori immigrati, ha determinato estese aree di lavoro schiavistico, ha permesso una evasione fiscale e contributiva di miliardi di euro da parte dei datori di lavoro.
La Bossi-Fini e la legge 30, con la clandestinità dei migranti e la precarietà dei giovani, sono servite per indebolire i diritti dei lavoratori e per alimentare una guerra tra poveri, frutto proprio delle sciagurate politiche antisociali del governo di destra. Questa è la cruda realtà che Fini vuole nascondere con i suoi attacchi alla nuova legge sull'immigrazione».


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Giovedì, 26 Aprile 2007 - ansa


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