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Pena di morte, D'Alema: "Dalla Ue

Bruxelles, annuncio del ministro degli Esteri: "Incarico a Roma e Berlino di preparare il testo della risoluzione sulla moratoria da presentare all'Onu - Nessuna previsione sui tempi: "Vogliamo presentarla già nella sessione in corso Ma se questo non accade diverrebbe obbligatorio farlo a settembre"

Pena di morte, D'Alema: "Dalla Ue
mandato unanime a Italia e Germania"

Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema

BRUXELLES - "I ministri dell'Unione europea hanno conferito all'Italia e alla presidenza tedesca il mandato unanime per preparare il testo della risoluzione sulla moratoria per la pena di morte da presentare all'Assemblea generale dell'Onu". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, visibilmente soddisfatto: "Io avevo chiesto un mandato alla presidenza dell'Ue ed all'Italia, questo mandato è conferito e la decisione è stata presa".

Il ministro degli Esteri ha tenuto ad esprimere la propria gratitudine "alla presidenza tedesca e ai Paesi membri che hanno voluto sostenere l'iniziativa" di Roma volta a chiedere una moratoria delle esecuzioni. D'Alema ha sottolineato che si tratta di "un successo europeo di cui l'Italia è il principale artefice".

Il ministro degli Esteri ha, inoltre, spiegato che l'Italia e la Germania hanno ricevuto "mandato di raccogliere la disponibilità alla cosponsorship" di altri Paesi, si parla al momento di "Brasile, Sudafrica, Nuova Zelanda. Ma sappiamo - ha detto ancora il ministro - che ce ne sono anche altri".

Il ministro degli Esteri ha sottolineato che l'Italia ha continuato a lavorare "per raccogliere adesioni alla dichiarazione di associazione europea (alla moratoria)". In proposito, D'Alema ha ricordato che si sono associati da ultimo il Gabon e il Kazakhstan, che porta il totale di firmatari a 92, la maggioranza necessaria è di 96. Il ministro ha ricordato che comunque "i Paesi che non applicano la pena di morte l'hanno cancellata dal loro ordinamento sono 130, per cui c'è un'ampia maggioranza di Paesi di fatto contrari alla pena di morte, si tratta di trasformare questa maggioranza di fatto in un voto favorevole all'assemblea generale. Lo vedremo nei prossimi giorni".

Roma e Berlino dovranno anche "prendere contatto con la presidenza dell'assemblea generale per riprendere la discussione del paragrafo 67 C (che riguarda i diritti umani) nell'ordine del giorno dell'assemblea per poter presentare la risoluzione". D'Alema ha comunque affermato di non poter fare previsioni sui tempi perché questi "dipendono dal presidente di turno dell'Assemblea, ma noi vogliamo poterla presentare già nella sessione in corso. E' del tutto evidente - ha osservato - che se questo non accade, diverrebbe obbligatorio a settembre".



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Martedì, 15 Maggio 2007 - larepubblica.it


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