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Ferrero: «Serve una sanatoria per i clandestini che hanno un lavoro

Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero ha ribadito la necessità di un provvedimento per regolarizzare le centinaia di migliaia di stranieri irregolari presenti nel Paese - Una sanatoria per gli immigrati entrati clandestinamente in Italia, che hanno un lavoro. Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, nel corso di un'audizione alla commissione Lavoro della Camera dei deputati sul precariato, ha ribadito la necessità di un provvedimento per regolarizzare le centinaia di migliaia di stranieri irregolari presenti nel Paese, che hanno un datore di lavoro disposto ad assumerli.

«Non c'é un orientamento definito del Governo - precisa Ferrero - ma, a mio parere, sarebbe opportuno riproporre un provvedimento di regolarizzazione degli immigrati che hanno un datore di lavoro disposto ad assumerli, come ha fatto il Governo precedente nel 2002». Il ministro ha segnalato che sarà completato entro l'estate l'iter per evadere le 520mila domande di assunzione di lavoratori extracomunitari, presentate nel 2006, in seguito ai due decreti flussi emanati dal governo Berlusconi prima, e dal governo Prodi poi.

Il ministro ha detto che l'attuale legge sull'immigrazione rende impossibile l'incontro regolare di domanda e offerta di lavoro, favorendo l'estensione del lavoro nero. «Con la legge Bossi-Fini - dice Ferrero - sono entrati in Italia circa 100mila clandestini in più l'anno, di questi larga parte lavora in nero».

Il tentativo dell'attuale governo «di far funzionare meglio il meccanismo, attraverso l'aumento delle quote si è rivelato inefficace». Due i fattori che hanno inciso pesantemente: i tempi lunghissimi per evadere le domande del decreto flussi (la stima per quelle presentate nel 2006 è di 16 mesi) e il fatto che in Italia ci sono centinaia di migliaia di lavoratori immigrati irregolari impigliati in una vera e propria trappola della clandestinità.

Anche l'extracomunitario clandestino, che è riuscito a rientrare in un decreto flussi «per essere regolarizzato deve uscire illegalmente dal Paese rischiando di incappare in un provvedimento di espulsione della durata di 10 anni. Senza una rapida modifica della Bossi-Fini questa situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente».

Sul fronte dei risultati elettorali Ferrero dice che il Nord Italia denuncia una questione-sicurezza, «ma si tratta di sicurezza sociale, che tradurrei con le parole precarietà, salari, pensioni, anziani non autosufficienti e ambiente».

Su queste cinque cose, dice Ferrero, «o il Governo è in grado di fare una proposta chiara oppure, se non si riesce a capire la differenza rispetto al centrodestra, ci sarà l'aumento dell'astensionismo e una disaffezione da parte di molte persone al voto».



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Mercoledì, 30 Maggio 2007 - ilsole24ore


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