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Patto sulla migrazione e l'asilo del 23 settembre 2020 Commissione Europea

Un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE


 "Adotteremo un approccio umano e umanitario. Salvare vite in mare non è un'opzione. E quei paesi che assolvono i loro doveri giuridici e morali o sono più esposti di altri devono poter contare sulla solidarietà di tutta l'Unione europea... Tutti devono farsi avanti e assumersi la propria responsabilità".

Discorso della Presidente von der Leyen sullo stato dell'Unione 2020.

1.INTRODUZIONE: UN NUOVO PATTO SULLA MIGRAZIONE E L'ASILO

La migrazione è un fenomeno costante nella storia dell'umanità ed ha avuto profonde ripercussioni sulla società, l'economia e la cultura europee. Se inserita in un sistema correttamente gestito, la migrazione può contribuire alla crescita, all'innovazione e al dinamismo della società. Tutte le principali sfide sociali che il mondo si trova oggi ad affrontare (demografia, cambiamenti climatici, sicurezza, gara mondiale per attirare i talenti e disuguaglianza) incidono sulla migrazione. Gli imperativi politici quali la libera circolazione nello spazio Schengen, la salvaguardia dei diritti fondamentali, la garanzia della sicurezza e l'adeguamento delle competenze occupazionali richiedono una politica migratoria efficace. Il compito che si presenta all'UE e ai suoi Stati membri, pur senza smettere di affrontare i bisogni urgenti, consiste nel costruire un sistema in grado di gestire e normalizzare a lungo termine la migrazione e che sia pienamente fondato sui valori europei e sul diritto internazionale.

Il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo offre un nuovo inizio per affrontare tale compito. La crisi dei rifugiati del 2015-2016 ha rivelato la presenza di gravi carenze, dimostrando quanto sia complesso gestire una situazione che colpisce i diversi Stati membri con modalità diverse. Tale crisi ha portato alla luce autentiche preoccupazioni, facendo emergere differenze che devono essere riconosciute e superate; e soprattutto ha messo in evidenza una fondamentale verità insita nella natura dell'UE: ogni azione ha conseguenze per gli altri. Mentre alcuni Stati membri continuano ad affrontare la sfida della gestione delle frontiere esterne, altri devono gestire arrivi su vasta scala via terra o via mare o centri di accoglienza sovraffollati, ed altri ancora devono far fronte al movimento non autorizzato di migranti sul loro territorio. È necessario instaurare un quadro europeo nuovo e duraturo per gestire l'interdipendenza tra le politiche e le decisioni degli Stati membri e fornire una risposta adeguata alle opportunità e alle sfide dei tempi normali, delle situazioni di pressione e delle situazioni di crisi: un quadro in grado di offrire certezza, chiarezza e condizioni decorose agli uomini, alle donne e ai bambini che arrivano nell'UE e che consenta inoltre agli europei di confidare nel fatto che la migrazione è gestita in modo efficace e umano, pienamente in linea con i nostri valori.


 

Mercoledì, 23 Settembre 2020